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sabato 19 settembre 2015

Per favore, non chiamatelo BRT!

In questi giorni è stata annunciata una nuova sperimentazione del cosiddetto BRT (bus rapid transit) tra piazza Matteotti e piazza Repubblica.

Per chi non lo sapesse, il BRT è un sistema innovativo di trasporto (dal punto di vista dell'organizzazione del servizio) basato su dei bus a pianale ribassato che viaggiano interamente su corsie riservate e protette con una frequenza e un livello di servizio paragonabile a quello di una metropolitana (30 bus ogni ora per un totale di 8100 passeggeri per ora), tanto da essere chiamato "metropolitana su gomma". 

Ecco. Questo è il BRT, nato a Curitiba in Brasile e sviluppatosi a Guangzhou, Pechino, Bogotà e via discorrendo.



Quello di Cagliari non è un BRT. 




Possiamo chiamarlo come vogliamo: super-mega-iper-bus, ultra-bus Rombo di Tuono, pullman-super-a-gogo, frecciarossa Sergio Atzeni. 

Ma non BRT.

Perché di BRT non si tratta, in quanto manca delle caratteristiche peculiari del BRT.

Innanzitutto non fa fermate intermedie (in verità solamente una). 

Non utilizza bus con capacità di 270 passeggeri e non ha una frequenza di 30 bus all'ora. E dunque già di base cade il paragone per cui è chiamato "metropolitana su gomma". 

Non è in sede riservata. Non è neanche lontanamente in sede protetta. Si trova a fare ampi tratti in sede promiscua. Quindi interagisce  con altre componenti del traffico che inevitabilmente lo rallentano e ne abbassano l'efficienza, rendendolo di fatto IDENTICO a un normale bus cittadino. 

Inoltre, dovendo utilizzare le stesse corsie riservate di tutte le altre linee, ovviamente ogni volta che si troverà davanti un bus di un'altra linea dovrà rallentare e aspettare che questo si fermi in ogni fermata. 

È un po' come se una barca senza alberi venisse chiamata barca a vela. Oppure come se un normalissimo tram avesse manie di grandezza e si facesse chiamare metropolitana pesante.

Esistono degli standard di riferimento che è necessario rispettare nel momento in cui ci si appropria di un determinato sistema di trasporto. 




Il nome corretto di questo sistema sviluppato a Cagliari? Pullman con parte del suo percorso in corsia riservata e nessuna parte del suo percorso in corsia protetta. Quindi è un semplicissimo pullman che da piazza Matteotti a piazza Repubblica fa una sola fermata intermedia. 

È un nome poco evocativo. Ma almeno è il suo nome corretto. Nei confronti di chi l'ha progettato, nei confronti di chi l'ha attuato in altre città e nei confronti di chi lo usa.

Perché, appropriandosi IMPROPRIAMENTE del termine BRT, si sta rendendo già vecchio un progetto che potrebbe essere nuovo di zecca quando qualcun altro lo vorrà realizzare a regola d'arte. 

E purtroppo, quando quel qualcun altro lo farà a regola d'arte, si dirà "eh, roba vecchia! Noi lo avevamo già fatto parecchi anni fa". 

Francesco Accardo - Cambiavento 
Maria Teresa Fantola - Cambiavento 

#CA_mbia #cambiavento2016

2 commenti:

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  2. Salve Cagliaricambiavento, mi chiamo Giovanni e abito a Mestre(Venezia) ed ho letto il vostro articolo sul bus rapid transit di Cagliari e mi sono interessato. Vorrei dirvi che mi sono informato molto su questo tipo di argomento ed e` da piu' di un anno che lo studio, e penso sia un servizio che se sviluppato dia veramente ottimi risultati a prezzi economici. In italia ci sono 2 servizi di questo tipo (BRT), Cagliari e Catania, e per mia personale opinione credo che il vostro si possa definire un bus rapid transit, dato che comunque grazie a Google Earth si puo' notare che il tragitto e` completamente su corsia prefenziale, possiede poche fermate per garantire velocita', semafori con diritto di precedenza e sul Lungomare 11 Settembre addirittura una strada solo per mezzi pubblici. Chiaro il vostro BRT non ha niente a che vedere con quelli sudamericani o est asiatici che hanno la stessa capacita' di trasporto di una metropolitana, il vostro e` adattato ad una citta storica'in stile italiano o europeo, con le strade strette, ma creando i sensi unici il problema si risolve garantendo un ottimo servizio, rispetto a quello di Catania, che possiede solo la meta'del tragitto su corsie preferenziali, garantendo comunque un servizio buono ma non ottimale. Il Bus Rapid Transit puo' avere veramente forme diverse sia in citta' con grandi viali che con strade strette, con tratti misti, corsie preferenziali integrate o separate dal resto della carreggiata, addirittura a Kuala Lumpur esiste quello sopraelevato. Vi invito senza impegno a visitare il sito in italiano che ho creato, dove ci sono molte informazioni su questo servizio. Grazie mille
    Giovanni :)

    http://busrapidtransititalia.webnode.it/

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