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mercoledì 29 luglio 2015

Le fermate del Poetto e la navigazione a vista

Mercoledì 29 luglio. 

Il vento sferza ancora le poche palme rimaste in città e il cielo continua a essere di un azzurro talmente intenso che se ne noi non dovessimo lavorare per questa città probabilmente saremmo con i piedi a mollo della bellissima acqua del Poetto.

Proprio del Poetto vorremmo parlare oggi.

Ieri di ritorno dal mare ci siamo ritrovati ad aspettare il bus in viale Poetto Lungosaline all’angolo con via Gorgona. Vi chiederete “e che problema c’è ad aspettare il bus in viale Poetto all’angolo con via Gorgonia?”.

Eravamo in mezzo alla polvere, eravamo sotto il sole del pomeriggio di luglio, eravamo all'interno di un’isola salvagente pedonale (che isola salvagente pedonale NON è) di un metro di larghezza con i bus che da una parte e le auto che sfrecciavano a 100 km/h dall’altra. 




Ma quale padre di famiglia si sentirebbe sicuro ad andare in pullman al mare?

Quanti occhi per i nipotini dovrebbe avere la nonnina che la mattina val mare con  sedie, ombrelloni e merenda (e che la sera dispensa pure, a più non posso, le caramelle Rossana)?

Quanti ragazzini che per qualche scherzo stupido si spintonano finiranno sotto una di quelle auto che sfrecciano a 100 km/h?

Questa è una fermata provvisoria che evidenzia al limite del ridicolo la mancanza di programmazione. 

Si tratta infatti di una fermata provvisoria che starà lì almeno fino a settembre (a giudicare dallo stato di avanzamento dei lavori delle fermate definitive). E qui il problema è doppio. Perché da una parte c’è il fatto legato alla pericolosità di una fermata sistemata in mezzo a un’aiuola, tra la polvere e con le macchine che sfrecciano a 100 km/h dietro a chi aspetta; e poi dall’altra parte c’è il problema legato alla mancanza di pianificazione in quanto le fermate lì non sono ancora state eseguite a regola d’arte per un problema di autorizzazione paesaggistica in una fascia estremamente vicina al mare. Al di là della norma scriteriata (contro la quale siamo tutti d’accordo), un buon pianificatore non può accorgersi di questo problema solamente quando sono stati cominciati i lavori e solamente a estate inoltrata




Un buon pianificatore prende in considerazione tutte le variabili in gioco ancora prima di cominciare a giocare. 

Cagliari si merita un buon pianificatore. Cagliari si merita qualcosa di diverso. Cagliari si merita di cambiare. 

#CA_mbia #cambiavento2016 


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