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sabato 24 ottobre 2015

CAGLIARI: TURISMO E SPAZIO URBANO, SCENARI EVOLUTIVI

Incontro con l’architetto Fabrizio Leoni.

Venerdì 23 ottobre 2015 al Ghetto degli Ebrei si è tenuto un incontro su turismo e spazio urbano con l'architetto cagliaritano Fabrizio Leoni, docente al Politecnico di Milano e professionista in riqualificazioni urbane.
L'obbiettivo dell'incontro, promosso dalla lista Cambiavento, facente parte della coalizione civica ‪#‎CA_mbia‬, è stato quello di analizzare una serie di soluzioni future per l'utilizzo e la valorizzazione di alcuni delle decine di spazi urbani inutilizzati della città.
Insieme all'architetto erano presenti in aula i suoi studenti, tutti stranieri, impegnati in questi giorni proprio nella visita della città con l'obbiettivo di sviluppare queste tematiche.

Ha aperto e moderato l'incontro il deputato dei Riformatori, e promotore della coalizione civica #CA_mbia, Pierpaolo Vargiu, che ha insistito sulla necessità di un maggior ed equilibrato utilizzo delle risorse cittadine per fini sociali e turistici.
È poi intervenuta, entrando tecnicamente nel merito dell'incontro, l'ingegnere Maria Grazia Locci, della lista Cambiavento, che ha analizzato, prima della relazione di Leoni, la situazione cagliaritana.
"Cagliari per me e per i miei studenti è come un sacco pieno di caramelle" ha detto Leoni riferendosi alla quantità di temi da poter sviluppare.
"Per questioni di tipo didattico ho dovuto scegliere tre temi di progetto ovvero un vuoto urbano bellico a Castello, una caserma militare dismessa di Calamosca e il passaggio naturale di Medau su Cramu; la realtà è che la città ha decine di spazi su cui si può intervenire".
Nel suo intervento Leoni ha mostrato delle possibili soluzioni progettuali per questi luoghi ed il dibattito si è concluso con un intervento dalla platea che chiedeva: "come possiamo fare perché i vostri progetti diventino da delle esercitazioni accademiche delle realtà tangibili?".
Leoni su questo ha giustamente ribadito l'indipendenza tra lo studio accademico e le realtà amministrative e politiche.
Noi invece una risposta la avremmo. Forse alle prossime elezioni bisogna votare una lista che vuole davvero cambiare la città.
Cambiavento - Cambiare la città per non dover cambiare città.

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